Molte mie traduzioni e ri-traduzioni di poeti sono apparse su Pangea (Rivista avventuriera di cultura e idee). E molte altre ancora verranno pubblicate in futuro. Ciò non toglie che io possa tradurre per me stesso, per il semplice gusto di farlo, per la bellezza che il gesto comporta e, forse, per tener segreto ai più quel guizzo di originalità che nulla concede, pur tutto donando. Ecco quindi allora che inauguro sul mio sito la sezione Traduzioni, proprio con l’inizio di un poema di Benjamin Fundoianu Fondane. Benjamin Fondane L’Esodo Super flumina Babylonis Gli dei ordinarono la morte di questi uomini per essere oggetto di canti per le generazioni a venire. Omero ECCO! Prefazione in prosa Sto parlando a voi, uomini degli antipodi, sto parlando da uomo a uomo, con quel poco che mi rimane dell’uomo, con l’esile voce che mi resta in gola, il mio sangue è sulle strade, possa, possa non gridare vendetta! L’hallali è dato, gli animali vengono cacciati, lasciate che vi parli con queste stesse parole che abbiamo condiviso ‒ è rimasto poco di comprensibile!
Giorgio Anelli