Giorgio Anelli

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La nicchia - numero 75 - "Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all’uomo come ess

2025-02-06 09:40

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Rivista letteraria,

La nicchia - numero 75 - "Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all’uomo come essa veramente è: infinita"

IL BUIO DEL NOSTRO TEMPO (LEGGENDO WILLIAM BLAKE)

Il buio del nostro tempo, il nostro buio: siamo al buio.


Una coltre spessa sull’umanità ha addormentato la coscienza, disseccato il cuore, imbalsamato la ragione.


Morte, Fame, Distruzione, Sopraffazione, Dominio, Violenza intorno a noi: eppure non ci svegliamo né sussultiamo, anestetizzati da informazioni artificiali, intelligenze artificiali, socialità artificiale.


Le nostre sinapsi non stanno al passo con gli eventi, tutto cambia in un lampo: ciò che era non è più, e non sappiamo ciò che sarà. Brancoliamo nel buio, come cani randagi nella notte aneliamo ad un boccone per restare vivi.


Abbiamo bisogno di Visione in questo scenario apocalittico, e di Immaginazione.


Chi meglio di William Blake dunque, col suo coraggio nello sfidare le convinzioni religiose, l’ordine costituito e la ragione:


Ascolta la voce del Bardo!


Lui vede il Presente, Passato e Futuro:


Coi suoi orecchi egli ha udito


La Santa Parola


Passare fra gli alberi antichi


L’Anima persa chiamando,


nella guazza serale piangendo;


la Santa Parola, che il polo stellato


dominare potrebbe,


e la luce caduta, caduta riaccendere!


“O Terra, o Terra, ritorna!


Risorgi dall’erba rorida,


la notte è allo stremo,


ed il giorno oramai


sorge dall’ottusa materia-


E non volgerti più; perché mai lo faresti?


Il pavimento di stelle,


la liquida spiaggia,


a te sono dati finchè non erompa il mattino”


E la Terra risponde fiera e dolente sfidando il suo creatore:


“ Tu padre egoista degli uomini!


Tu crudo terrore, egoista, geloso!


La gioia, se la notte l’opprime,


può mai generare un’intatta


Gioventù, o una vergine aurora?


Può primavera celare la gioia


Se spuntano gemme e boccioli?


O forse di notte


Si semina, o forse


Nel buio il villano ara il campo?


Infrangi la grave catena


Che stretta alle ossa mi gela.


Inane! Egoista!


Eterno veleno! Rovina!


Che il libero Amore tra ceppi rinserra”


 


Quanta ironia, quanto coraggio quanto genio in Blake! La parola è luce per chi si lascia illuminare, inganno per chi le resiste.


Senza Contrari non c’è progresso. Attrazione e Ripulsa, Ragione e Energia, Amore e odio sono necessari all’umana esistenza. Da questi contrari scaturisce ciò che l’uomo religioso chiama Bene e Male. Bene è la passività che ubbidisce a Ragione. Male e l’attività che scaturisce da Energia.


Bene è il Cielo. Male è l’Inferno.


E ancora, La Voce del Diavolo:


Nell’uomo non c’è un corpo distinto dall’anima; il cosiddetto Corpo è una parte dell’Anima che i cinque Sensi, maggiori Antenne dell’Anima in questo evo, discernono.


Solo l’Energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il confine o il cerchio esterno dell’Energia. L’Energia è l’Eterno Piacere.


Perché nell’uomo risiede l’Infinito, “tutte le deità dimorano nel cuore dell’uomo” e l’uomo lo ha scordato.


Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all’uomo come essa veramente è: infinita. Poiché l’uomo s’è da se stesso rinchiuso, fino a non vedere più le cose che attraverso le strette fenditure della sua caverna.


Quelle che all’epoca venivano considerate le parole di un pazzo e per ciò stesso indegne di attenzione, oggi, a distanza di oltre due secoli, si rivelano le parole di un profeta; il genio di Blake vedeva dentro, attraverso ed oltre il suo tempo, gli inganni del potere, della ragione e della religione. Blake vedeva con gli occhi dell’immaginazione:


Ciò che oggi è dimostrato una volta era solo immaginato.


Un pensiero colma l’immensità.


Un’immaginazione senza  confini: egli inventò una vera e propria mitologia ricca di personaggi tramite i quali diede voce alle sue idee rivoluzionarie ed alla sua anima, che oggi, almeno come la intendeva lui, chiameremmo inconscio.


Blake risplende come un faro, la sua voce profetica illumina il nostro buio:


Chi ha un volto senza un raggio di luce non diventerà mai una stella


 


Paolo Valeri


 


(Le citazioni dell’opera di William Blake sono tratte da “Il Matrimonio del Cielo e dell’inferno” , SE, trad. Giuseppe Ungaretti e “Canti dell’Innocenza e dell’Esperienza”, SE, trad. Roberto Rossi Testa)