La nicchia - numero 96 - Io nasco libero!

2025-08-13 15:06

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Rivista letteraria,

La nicchia - numero 96 - Io nasco libero!

Il mio urlo sovrasta le nuvole

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando decidi di essere poeta ‒ come Rilke!, come Rilke… ‒ la tua coscienza è diversa da molte altre. Quando decidi ‒ ma non decidi, perché lo senti dentro, fa parte della tua essenza, da sempre ‒ la tua vita cambia, definitivamente. La coerenza è un corollario dato per scontato. La coerenza è dentro di te, perché è disciplina: alito di vita.

 

Si è poeti sin da bambini. Poi, lo studio, la lettura, il misurarsi con la metrica e il verso, delimitano un percorso da affrontare. Un percorso che è poi il percorrere e vivere completamente e affrontare compiutamente la propria vita.

 

Tutto questo per dire, che il poeta si smarrisce nell’assenza. S’allontana dalla realtà, anche se la realtà lo circonda e lo colpisce continuamente; ogni ostacolo ferendolo, colpendolo ‒ se non, segregandolo ferocemente.

 

L’esilio fa parte del suo destino.

Quale poeta non lo sconta?

In molti!, in molti, purtroppo…

 

E io ho deciso di essere poeta, a cavallo tra due secoli. Sto nel dramma, non me ne sottraggo. Sto, decentrato, ma presente, vigile: soffrendo, urlando, combattendo come un uragano.

 

Io nasco libero. E quando scendo da un sentiero ad alta quota, senza una goccia nella borraccia, mentre il sole cancrena la lucidità, ascolto la mia dolce musa Daniela, che mi dice di andare a raccogliere l’acqua da un torrente.

Così abbiamo bevuto l’acqua di fonte a più di 2000 metri di altezza. L’acqua della giovinezza, l’acqua vera!

 

Sono poeta e bevo l’acqua pura, l’acqua che sgorga dalla roccia e dal ghiacciaio del Monte Rosa.

 

Sono libero! Il mio urlo sovrasta le nuvole.

 

Faccio l’amore nel vento. La natura mi è Madre.

 

Sono poeta, e questo è tutto.

 

Giorgio Anelli

Giorgio Anelli

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