La nicchia - numero 31 - VALENTINA MELONI TRADUCE LA POESIA DI MUNIR MEZYED
Porgo all'amata
un grappolo d'uva
coltivato sulla vite dell'amore
e all'estremo culmine della passione
premo il vino tra le labbra d'agata
I present unto my beloved
A bunch of grapes
Grown on the vine of love
And from extreme infatuation
I squeeze wine between the agate lips
*
Lambisce il cuore del cielo
la mia voce di latte
il mare l’osserva con occhi affamati
ed io vedo i suoi vecchi lavacri
mutare in anfore colme d’ignoto.
The sky washes its breast
with the milk of my voice
the sea looks at the milk with hungry eyes
thus I see myself changing its old pots
with the amphorae of the unseen.
*
Nei miei respiri grida l’amore
il tuo nome
e un inno spicca il volo
ebbro
nel cielo dei tuoi occhi.
Love is yelling in my breaths
your name
and the ode flies
drunk
to the sky of your eyes.
*
Habibti!
La notte non ambisce al sonno
arroventa un fuoco bianco l’orizzonte
al tuo passaggio
il profumo d’un sogno arcano
colma tutto il mio essere.
Habibti!
Night has no desire to sleep
white fire on the horizon
when you pass
perfume of mysterious dream
fills my whole being.
*
Tremano i miei baci sulle labbra
delle rose
la rugiada non può asciugarsi
né cadere nel vento
My kisses on the lips of roses
Tremble
The dew does not get dried
Nor will decay by the wind
Poesie inedite tratte da "Il fiore della passione", traduzione di Valentina Meloni
Munir Mezyed è un noto poeta, romanziere, traduttore e saggista che scrive in lingua inglese e araba. Le sue poesie sono state tradotte in rumeno, francese, italiano, polacco, danese, greco, tedesco, portoghese, serbo, sloveno, albanese, indonesiano, persiano, hindi e pubblicate in tutto il mondo.
Ha compiuto i suoi studi in Inghilterra e negli Stati Uniti e ha viaggiato nel mondo fino a quando, nel 2005, fuggendo dalla Giordania a causa del suo pensiero liberale e della sua lotta in favore della democrazia e dei diritti umani, ha trovato rifugio in Romania e precisamente a Bucarest dove attualmente vive in esilio e svolge le sue attività di scrittura. Sempre a causa delle sue idee il suo lavoro è stato bandito in tutto il Medio Oriente dove lo attendevano tre possibilità: l’esilio, la prigionia, la condanna a morte.
La sua poesia inizia ad apparire in Medio Oriente dopo l'emergere della primavera araba. Candidato al Premio Nobel per la letteratura nel 2019, ha pubblicato oltre quaranta libri di poesia; in Italia la sua opera poetica è raccolta in due precedenti pubblicazioni a carattere antologico (rispettivamente del 2011 e del 2012) nelle traduzioni di Graziella Ardia e altri traduttori/poeti.
Si occupa di promozione culturale attraverso la fondazione Munir Mezyed Foundation for Arts & Culture che raccoglie poeti e artisti da tutto il mondo e organizza il Festival Internazionale di Poesia Odyssey International Festival. Il suo sito www.munirmezyed.com raccoglie tutta la sua produzione internazionale.