Si scrive sempre per dissipare un destino

Non scrivevo un nuovo romanzo dal 2018. Dopo cinque anni ora è terminato (il secondo di una trilogia). L’ho dato da leggere a un caro amico, a nessun altro. E lui, che dice? Mi ricordi Emanuel Carnevali. È commovente, è potente ‒ insiste.

Non mi rimane che limarlo un’ultima volta, e poi provare nuovamente a bussare alla porta di qualche casa editrice. Altrimenti, bruciarlo.

Giorgio Anelli