Poeta e scrittore

Sono poeta e scrittore. Qualcosa che ha a che vedere con l'essenza dell'assoluto. Qualcosa che ha a che fare con la sacralità della persona.

Vivo immerso tra le parole: le leggo, le ritaglio, le ricompongo. Smusso il pensiero del tempo, per forgiarne uno nuovo, unico, originale. Invento la mia immaginazione perso tra nuvole, torrenti, laghi, montagne.

Nel mio esilio sta la mia sostanza. Il silenzio che ne consegue è acqua corrente che prorompe, esondando improvvisamente ovunque. Parole come acque, dunque, si insinuano sul foglio bianco, nei libri; tra i capoversi della vita.

Che io sia nella stanza-studio o vagabondo per le strade e tra le moltitudini del mondo, non ha importanza. Ciò che conta è assaporare assolutamente la vita fino a morderla, rompendone il gheriglio che dà aroma al tutto.

La poesia perciò è il mio fuoco: è passaggio di fiaccole nella notte; quel patto al quale non ci si può affatto sottrarre.

La mia fede sta nel rimanere fedele alla lettura e alla scrittura. Dedito alla letteratura. Devoto alla poesia. Perché non occorre nominare Cristo, se lo si incarna in qualche verso.


Giorgio Anelli