La nicchia - numero 21 - Oop, oop

Oop, oop

(Miniromanzo in 10 capitoli tutti rigorosamente sotto le 140 battute)

Cap. 1

Non era alto ma nemmeno basso, né grasso né magro, di un’età indefinita, non aveva niente di particolare, eppure era unico. Saltellava.

Cap. 2

Mi sembra ancora di vederlo. Tutti i giorni, estate e inverno, passava con quella sua aria compunta mentre andava non si sa bene dove.

Cap. 3

Gentile e cortese, si scappellava quando incrociava qualche vicino, ma era un tipo che non dava confidenze. Mai visto parlare con qualcuno.

Cap. 4

Quando era da solo, si toglieva la giacca e oop, oop. Così, senza un perché, senza nessuna ragione precisa, cominciava a saltellare.

Cap. 5

Per lui saltellare era un istinto naturale, come la fame, la sete o il sesso. Il senso della sua esistenza era tutto lì, in quell’oop, oop.

Cap. 6

Scoprire gli ingranaggi mentali che stavano all’origine di quel comportamento era una cosa che non lo aveva mai minimamente interessato.

Cap. 7

C’è chi nasce per fare il musicista, il medico, il calzolaio o qualunque altra cosa. Lui era nato per saltellare. Oop, oop. Punto e basta.

Cap. 8

Poi un brutto giorno un tipo che la sapeva lunga lo chiamò in ufficio, lo guardò fisso negli occhi e gli disse a bruciapelo: “Lei saltella”.

Cap. 9

In un istante gli crollò il mondo addosso, ma non battè ciglio. Si alzò e uscì dalla stanza con il cuore in tumulto, ma con grande dignità.

Cap. 10

Arrivato a casa si stese sul letto, chiuse gli occhi e fu a quel punto che ebbe uno spasmo. Oop, oop. Subito dopo rimase lì morto stecchito.

Silvano Calzini